sabato 8 febbraio 2020

Sulle ali della libertà



Libertà come esercizio delle virtù, in funzione del bene  per una nuova umanità, libertà come responsabilità nei confronti della comunità umana. Sostanzialmente la nostra Serena ci invita, come adulti e come educatori, a riflettere sull’esercizio della nostra libertà responsabile, al fine di evitare quella sottesa ipocrisia che scoraggia e disorienta i giovani. (G. Borgia)
Libertà: una parola, sette lettere, tre sillabe.
La libertà che è sinonimo di vita, di sogni, di paure, davvero ci appartiene?
In un mondo in cui è più facile denigrare piuttosto che agire, abbassare lo sguardo piuttosto che sollevare il capo, davvero siamo liberi?
Superfluo asserire che abitiamo la Terra ove vige la legge del taglione, la Terra ove è più produttivo fare affari, chiedere favori piuttosto che impegnarsi per far sì che tutti i sogni possano divenire realtà, la Terra ove le teste pensanti fanno paura, quella Terra in cui è più facile e conveniente addomesticare i giovani anziché formarli, educarli. Dinanzi a questo sconcertante scenario è ancora possibile spiccare il volo? Penso proprio di si e per farlo non servono nient’altro che gli strumenti di cui tanto parlò Nelson Mandela, l’istruzione e la formazione: i mezzi migliori per plasmare e cambiare il mondo.   Il Procuratore Capo di Catanzaro, il dottore Borrometi,  ci invita a volare sulle ali della libertà o più semplicemente ad essere cittadini in grado di compiere quotidianamente il proprio dovere. Dunque, spicchiamo questo volo! Solo così potrà essere custodito il bene più prezioso ed inestimabile che possa mai esistere, la LIBERTÀ!                                                                                    Serena De Bilio