mercoledì 6 agosto 2008

FARE MEDIA EDUCATION A SCUOLA. UN'ESPERIENZA


L'esperienza della seconda edizione della summer school, "fare media education a scuola", è stat significativa e proficua. Volendo sintetizzare quanto appreso, potremmo affermare che i media non sono solo strumenti ausiliari per la didattica, ma si qualificano come spazi originali per l'educazione e la formazione, quindi possono rientrare nell'ambito della progettazione curriculare, secondo quanto ci ha insegnato il chiarissimo prof. P.C. Rivoltella. La dott.ssa S. Ferrari, giustamente, sottolineava che nello spazio mediale non si può cogliere la dimensione della comunicazione non verbale, in quanto questa la si riscontra solo nella relazione in presenza. Nello spazio virtuale, invece, possiamo rilevare soltanto quella verbale, con tutti i limiti che ciò comporta. La Ferrari nel suo lavoro di ricerca sull'uso delle piattaforme per l'apprendimento a distanza, riscontrava proprio questa anomalia che, secondo la Nostra, può essere superata attraverso un'adeguata formazione all'uso degli spazi mediali. Nell'ambito della comunicazione in ambiente virtuale, riferiva la Ferrari, si utilizza uno specifico linguaggio convenzionale che opportunamente utilizzato può veicolare messaggi tipici del non verbale, fermo restando che nella dimensione virtuale resta difficile poter cogliere gli apsetti emozionali caratteristici del non verbale. L'interrogativo, per molti, forse è il seguente: I Media, Rsorsa o Limite?. Sarebbe un bel tema da sviluppare! ( Cfr. clicca qui)

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