Bene le regioni del Nord
Al Sud migliorano Puglia, Abruzzo e Basilicata
Al Sud migliorano Puglia, Abruzzo e Basilicata
E’ una fotografia accurata della scuola italiana e, più in
particolare, dei livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti
nella comprensione della lettura e nella matematica, quella che emerge
dai primi risultati delle prove Invalsi 2012. Dati che confermano,
almeno in parte, quanto già emerso nelle rilevazioni degli anni
precedenti, con le regioni del Nord che registrano risultati migliori
rispetto al Mezzogiorno. Anche se non mancano al Sud regioni come
Puglia, Abruzzo e Basilicata che presentano risultati decisamente
incoraggianti.
Introdotte nel 2008, le prove oggettive e standardizzate
elaborate dall’Invalsi hanno raggiunto per la prima volta tutte le
scuole del Paese, statali e paritarie, e tutti gli studenti delle classi
II e V della primaria, I e III della secondaria di primo grado. Per la
prima volta in assoluto le prove si sono svolte anche nella classe II
della secondaria di secondo grado. Complessivamente sono state
coinvolte 31.000 scuole, 141.000 classi e 2.900.000 studenti.
I risultati delle prove
In linea generale, per quanto riguarda l’Italiano, gli studenti sembrano trovare più facili le domande relative ai testi narrativi, rispetto a quelle dei testi espositivi e argomentativi, in cui viene richiesto anche di interpretare dati e grafici funzionali all’esposizione dei contenuti del testo. Le domande di ricostruzione del significato globale del testo, che richiedono di integrare più informazioni e concetti, risultano invece essere più difficili. Buoni i risultati sulle domande che richiedono la corretta interpretazione di una voce di dizionario. In alcuni casi, comunque, gli studenti sembrano incerti nell’uso corretto della punteggiatura.
In linea generale, per quanto riguarda l’Italiano, gli studenti sembrano trovare più facili le domande relative ai testi narrativi, rispetto a quelle dei testi espositivi e argomentativi, in cui viene richiesto anche di interpretare dati e grafici funzionali all’esposizione dei contenuti del testo. Le domande di ricostruzione del significato globale del testo, che richiedono di integrare più informazioni e concetti, risultano invece essere più difficili. Buoni i risultati sulle domande che richiedono la corretta interpretazione di una voce di dizionario. In alcuni casi, comunque, gli studenti sembrano incerti nell’uso corretto della punteggiatura.
Le prove di matematica confermano in parte alcune tendenze
che si riscontrano anche a livello internazionale, con difficoltà
concentrate soprattutto in geometria, nell’ambito denominato “relazioni
e funzioni” e nei processi che richiedono competenze di
argomentazione. Interessanti sono i risultati, in genere positivi,
conseguiti dagli studenti della secondaria di secondo grado in alcuni
quesiti che vertono su competenze chiave sviluppate nel primo ciclo, ma
che solitamente non sono riprese in modo esplicito durante il biennio
superiore.
Permane divario Nord-Sud
Ma Puglia, Abruzzo e Basilicata lo riducono
Le prove confermano il divario tra Nord e Sud a sfavore della regioni del Mezzogiorno, anche se alcune di esse hanno dimostrato una certa capacità di recupero. In particolare, i risultati sottolineano come i divari geografici tendano ad aumentare nei diversi livelli d’istruzione. Divengono cioè sempre più consistenti al crescere dell’età degli studenti.
Ma Puglia, Abruzzo e Basilicata lo riducono
Le prove confermano il divario tra Nord e Sud a sfavore della regioni del Mezzogiorno, anche se alcune di esse hanno dimostrato una certa capacità di recupero. In particolare, i risultati sottolineano come i divari geografici tendano ad aumentare nei diversi livelli d’istruzione. Divengono cioè sempre più consistenti al crescere dell’età degli studenti.
Tuttavia, specie nel primo ciclo, alcune regioni hanno nel
tempo ridotto la distanza rispetto al dato nazionale di qualche punto
percentuale, fino a raggiungere in alcuni casi i livelli medi del
Paese. Queste regioni sono Puglia, Abruzzo e Basilicata. Rimane invece
ancora consistente lo svantaggio del Sud, e in parte del Centro,
rispetto al Nord per quanto riguarda la scuola secondaria di secondo
grado. In termini percentuali, il divario supera di 12 punti la media
per quanto riguarda l’Italiano e gli 11 per la Matematica. In
particolare, la distanza tra Nord, Centro e Sud, tranne le eccezioni
citate, inizia con la scuola secondaria di primo grado.
In genere, le regioni seguono i risultati delle macro-aree
di appartenenza. Tra le eccezioni, al Nord - dove i risultati sono
significativamente al di sopra della media nazionale - c’è la Liguria,
che non si discosta dalla media italiana. Per contro al Sud, la Puglia e
l’Abruzzo hanno, a differenza delle altre regioni di quest’area,
risultati statisticamente non difformi dalla media nazionale. I
risultati meno soddisfacenti invece sono quelli della Campania. In
Matematica la regione con il risultato più elevato è il Veneto, che
supera di 35 punti la media della Sardegna, ossia la regione che
consegue il risultato più basso.
Gli obiettivi dell’Invalsi
Obiettivo dell’Invalsi è migliorare e rendere più omogenea la qualità della scuola italiana, elaborando valutazioni oggettive e mettendo a disposizione delle istituzioni e delle singole scuole i risultati. In particolare, nel caso dei singoli istituti, questo meccanismo dà la possibilità di avviare processi di valutazione e autovalutazione, individuando sia gli elementi positivi da conservare, sia quelli negativi sui quali intervenire per risolverli.
Obiettivo dell’Invalsi è migliorare e rendere più omogenea la qualità della scuola italiana, elaborando valutazioni oggettive e mettendo a disposizione delle istituzioni e delle singole scuole i risultati. In particolare, nel caso dei singoli istituti, questo meccanismo dà la possibilità di avviare processi di valutazione e autovalutazione, individuando sia gli elementi positivi da conservare, sia quelli negativi sui quali intervenire per risolverli.
L’Invalsi, negli ultimi anni, ha messo a punto un sistema
di comunicazione grazie al quale ciascuna scuola riceve i risultati dei
propri alunni, con i dati disaggregati delle singole classi e la
distribuzione delle risposte domanda per domanda. Quest’anno i dati sono
stati comunicati alle scuole con anticipo rispetto agli anni
precedenti. (fonte MIUR)
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