sabato 13 novembre 2010

EDUCARE ALLA VITA BUONA DEL VANGELO


Il ventotto ottobre 2010 la chiesa Italiana ha emanato gli orientamenti pastorali per il prossimo decennio. Nei prossimi dieci anni la Chiesa vorrebbe arginare e fare rientrare lo stato di emergenza educativa che tanto preoccupa i nostri vescovi, ma anche tutti coloro che a qualsiasi titolo si occupano di educazione. Gli orientamenti rappresentano un punto di partenza dal quale partire per affrontare la "sfida educativa" che la "mediocrità" sociale e l'ideologia del "nulla" sta lanciando a tutti gli uomini veri del XXI secolo. (scarica il documento)

lunedì 8 novembre 2010

Educare nel mondo dell'immagine

Educare nel mondo dell’immagine è il tema che Mercoledì 3 Novembre 2010 Mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, ha affrontato presso il teatro comunale “Garibaldi” di Piazza Armerina, in occasione dell’apertura dell’Anno Accademico 2010 – 2011 dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Mario Sturzo”. L’evento ha coinvolto, oltre i docenti e gli studenti dell’Istituto, molte autorità, laici e presbiteri della Diocesi di Piazza Armerina e Caltagirone. Nel presentare la sua relazione Mons. Peri ha tenuto presenti due domande: da dove veniamo? Verso dove siamo diretti? Nel rispondere a queste domande ha enunciato tre tappe del processo comunicativo, il quale ha inizio con la cultura orale, cioè un modello di trasmissione selettivo e ripetitivo che vedeva coinvolti una molteplicità di soggetti, i quali imparavano a memoria soltanto ciò che del messaggio interessava trasmettere creando così quelli che a noi sono rimasti come “detti”; a questa è succeduta la cultura scritta, cioè un modello di comunicazione più riflessivo e che lascia spazio ad una trasmissione più vasta e non più selettiva. Il messaggio scritto è più pensato e lascia pensare e costituisce una forma mediata e non più immediata di comunicazione; infine oggi prevale, e continuerà a prevalere sempre più, la cultura dell’immagine, ossia un processo comunicativo veloce, comodo, che rompe le catene dello spazio e del tempo. Si tratta dei nuovi mezzi di comunicazione che permettono oggi all’uomo di trasmettere in modo sincronico, e non più diacronico, e anonimo ciò che vuole. Mons. Peri, dopo aver relazionato in modo semplice e schematico dei concetti che ci coinvolgono tutti, ha lanciato una provocazione: se è possibile fare di questa nuova cultura una possibilità? Si tratta di una sfida educativa che i teologi di oggi e gli uomini di cultura devono cogliere perché questa sfida si trasformi in una opportunità.

SILVIA INGLESE

venerdì 5 novembre 2010


Un giorno un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto:
«Sono cieco, aiutatemi per favore»
Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni
centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un'altra frase. Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote. Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato. Il pubblicitario rispose:
"Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro
modo". Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto:
«Oggi è primavera e io non posso vederla».
Morale:
Cambia la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi
andrà meglio. Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con
professionalità, rispondi che l'Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti....
Per scoprire il valore di un anno, chiedilo ad uno studente che è stato
bocciato all'esame finale.
Per scoprire il valore di un mese, chiedilo ad una madre che ha messo al
mondo un bambino troppo presto.
Per scoprire il valore di una settimana, chiedilo all'editore di una rivista
settimanale.
Per scoprire il valore di un'ora, chiedilo agli innamorati che stanno aspettando di vedersi.
Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo a qualcuno che ha appena perso
il treno, il bus o l'aereo. Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo a qualcuno che è
sopravvissuto a un incidente. Per scoprire il valore di un millisecondo, chiedilo ad un
atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'argento. Il tempo non aspetta nessuno. Raccogli ogni momento che ti rimane, perché ha un grande valore. Condividilo con una persona speciale, e diventerà ancora più importante.
(L'origine di questa poesia è sconosciuta ma porta fortuna a coloro che la mandano in giro (e poi è carina!).
Non tenerla per te, ma inviala a tutti quelli a cui auguri Fortuna!