BLOG PERSONALE DI GUGLIELMO BORGIA.
Questo blog nasce come spazio dedicato alla condivisione di idee, progetti, esperienze sull'educazione e la formazione. Un'attenzione particolare è rivolta al rapporto tra educazione e nuovi media
La nostra esistenza è come una composizione musicale,
ci trovi dentro note acute e basse, momenti melodiosi e armonici, così come ci
puoi trovare note dissonanti. Nella musica non esistono note o accordi stonati
ma dissonanti, anche queste fanno parte dell’armonia musicale. Così nella vita
ogni momento o cosa che può sembrare stonata con il contesto, in realtà è solo
una nota dissonante. Il bravo maestro però sa integrare bene le dissonanze
nella composizione rendendola unica e originale!
“Ti sei mai
chiesta perché le corde suonano, Giò? Fanno resistenza alla pressione. È da
quella resistenza che nasce la musica. Come nella vita: è dalla capacità di
resistere alla pressione che nascerà la Tua musica migliore. È solo quando ti
abbandoni veramente che l’Io si sovrappone al me. La consapevolezza di se
stessi è una musica. Se appoggi una mano sul tuo plesso solare, lungo il
sentiero del cuore, la sentirai suonare.” (Gramellini-Gamberale)
Quando c’è freddo il sole serve, passato il momento gelido la
sua presenza può essere fastidiosa! Quando in cielo ci sono nuvole barocche,
grigie e minacciose il vento serve a spazzarle via, tornato il sereno non serve
più! Un uomo libero non può essere né
sole, né vento, ma altro. Un uomo libero è presenza presente, caldo, raggiante e pieno di
vita come il sole, leggero, forte e libero come il vento. Ma non può essere né
sole, né vento! Nessuno può sostituirsi a quello che non è o assumere un ruolo
che non ha! Il vento è vento, il sole è sole e un uomo libero è presenza
presente che accompagna, sostiene, si dona, riscalda, ma non si sostituisce,
altrimenti perde la sua dignità e naturalità di essere Uomo, Amante della vita,
della libertà e “dell’Anima Bella” che aleggia nel mondo!
Il mondo di oggi sembra procedere
al rovescio….Le persone dicono di volere la giustizia e il bene, si lamentano,
imprecano e vogliono un mondo giusto. In realtà, però, voglio vivere nel mondo delle ombre e non
valicare il muro che le separa dalla realtà….perchè la realtà è troppo vera per
essere vissuta, meglio il mondo delle illusioni e delle ombre. Meglio “il mondo
al rovescio” dove:
I delinquenti sono considerati galantuomi….
I truffatori persone che ci sanno
fare….
I mediocri persone affidabili….
Quelli che credono nel bene e nella
giustizia ingenui…
Chi reclama i propri diritti un polemico...
Il giusto un presuntuoso!
In tanto il tempo passa consumando l’olio della vita nell'attesa di poter
spezzare le catene che ci tengono legati al mondo delle illusioni e delle
ombre. L’educazione ha il compito di condurre il giovane alla consapevolezza di
questa triste realtà e fornirgli gli strumenti epistemologici necessarie per valicare il muro che ci divide
dal mondo reale e giusto!
Questa
notte ho fatto un sogno! Ho sognato che partivo per un paese dal quale non
sarei più tornato…il viaggio era bello ed entusiasmante, il paese dove sarei
andato a vivere per sempre era bellissimo, piccolo ma accogliente, silenzioso,
profumato, giusto! Tutti rispettavano le regole e tra gli abitanti non c’era
invidia. La condizione unica per stare in questo posto era quella di giurare di
non ritornare più nel paese di origine. L’idea di partire per sempre mi
piaceva, mi entusiasmava il fatto di intraprendere una nuova avventura per la
mia ormai scialba vita. Questa situazione mi elettrizzava, un solo rammarico mi
angosciava. La condizione di non ritornare indietro al paese di origine contemplava,
pure, l’obbligo di non comunicare più con le persone e gli affetti che avevo
lasciato nel mio luogo di origine. Il rammarico originava dal fatto che avevo
tante cose da dire a una persona cara, a delle persone care, ma il tempo non c’è
stato perché il tempo passa velocemente. Noi pensiamo di averne tanto a
disposizione, ma in realtà non è così. Quando lo cerchi è ora di partire e ti
rimane il rammarico per le cose non dette. Nonostante l’entusiasmo per la nuova
vita, mi sentivo pieno di angoscia, rimorsi, avevo tante cose da dir…Ho chiesto
ancora un po’ di tempo ma il signore del tempo mi ha detto che le cose si
dicono al tempo giusto e al momento opportuno…il tempo passa velocemente e le
cose non dette ormai appartengono al passato…se non c’è stato il tempo o la
voglia di sentirle o dirle queste cose, perché scomodare il signor tempo…Il
saggio mi dice: tutte le cose non dette affidale al tempo, al vento, al soffio
dello spirito, se queste cose originano dalla tua anima arriveranno lo stesso a
destinazione, raggiungeranno la “Sua anima che è la Tua”. Caro amico mio, adesso è ora di partire e, pur volendo, non posso concederti altro tempo.
Adesso partiamo, ti porterò in questo luogo ameno dove potrai finalmente rilassare
i tuoi sensi e fare acquietare la tua anima, ti condurrò nel paese di Signora Felicità
e il tempo non sarà più tempo! Adesso sono sveglio, ma il rammarico per le cose
non dette rimane lo stesso, pur avendo ancora del tempo a disposizione non
troviamo il tempo di dirle queste cose, forse perché pensiamo appartengono al
passato, forse… La vita è breve, fugace, le stagioni e i giorni si susseguono
così velocemente che ci facciamo travolgere e tirare dentro il turbinio e gli
affanni della quotidianità…perdendo il piacere di comunicare o farci comunicare un’emozione
che origina dalla nostra anima, aspettando il tempo e il momento giusto,
intanto improvvisamente il tempo non è più…è arriva il momento di partire! Il
saggio dice: “godere delle silenti emozioni che la vita ti offre è vera
anticipazione dell’eterna felicità! Guardati intorno, ferma il tempo e godi
della stupenda opera che il Creatore di ha donato! Poi ritorna pure ai tuoi
affanni, ma non lasciare che il tempo di renda schiavo del suo ticchettio che
scandisce il suo fluire! Affinché tu non abbiamo più rimorsi per le cose non
dette o non fatte! In questa vita la vera felicità è fatta di piccole cose!”
«Ti
sei mai chiesta perché le corde suonano, Giò? Fanno resistenza alla pressione. È
da quella resistenza che nasce la musica. Come nella vita: è dalla capacità di
resistere alla pressione che nascerà la tua musica migliore.» (Gramellini-Gamberale)
Dice il saggio: questo però costa fatica, sacrificio,
sofferenza, dolore e necessita di tanto Bene. Tu hai voglia di volerti bene? Hai
voglio di volere bene? Hai voglia di
volare alto nell'aria, dove nel silenzio puoi fare sentire la tua musica soave?
Oppure vuoi continuare a volare basso? È dalla tua capacità di resistere che
puoi donarci la tua musica migliore…che fai? Rinunci? Vuoi continuare ad
assecondare la lentezza della vita oppure fare un poco di resistenza alla
pressione della banalità umana e donarci la tua dolce melodia dell’anima!!!
Se
guardiamo la luna, ognuno di noi è convinto di vedere la faccia giusta, sia
quando è piena, sia quando è vuota, in realtà vediamo sempre una delle sue
possibili facce. Per quanto noi ci sforziamo di decentrarci non riusciremo mai
a vedere tutte le sue facce. Quando l’orgoglio si trasforma in superbia è come
un incendio….che non risparmia nessuno, soprattutto le persone care e le relazioni. Nessuno
può bastare a se stesso, per fortuna siamo esseri relativi che abbiamo bisogno
degli altri. Nessuna mano, anche se esperta, può suonare da sola la tastiera
del pianoforte, ha bisogno per forza dell’altra, anche se solo per
l’accompagnamento. Nell'agire quotidiano e nelle relazioni la nostra visione è
solo uno dei possibili punti di vista e non è detto che sia quello giusto. Il
saggio cinese ci dice che dovremmo imparare a guardare la luna non solo dal
punto di vista degli altri, ma della luna. Quando impareremo a guardarla dal
suo punto di vista scopriremo quanto è meraviglioso il mondo delle relazioni,
ma soprattutto impareremo a guardare e a volere bene gli altri per quello che
sono!
La morte ci mostra sempre l’importanza della vita e la
bellezza di questo straordinario dono! La solitudine ci insegna cos’è la
convivenza, la rabbia il valore della pace! La noia ci fa capire quanto è
importante l’avventura e la dinamicità della vita. Il silenzio ci fa
comprendere l’importanza e il significato oggettivo delle parole, soprattutto
di quelle non dette. I limiti del nostro corpo ci dicono quanto è importante il
riposo nel sonno per saper apprezzare il risveglio all’aurora. La malattia ci
rivela la caducità del nostro organismo e ci fa apprezzare il vigore del nostro
corpo. Il fuoco ci tempra e ci rafforza nell’anima, l’acqua ci purifica dalle
sozzure della vita! La terra ci dona i frutti e gli alimenti necessari alla
nostra sussistenza, l’aria ci dà il soffio di Dio che libera l’anima dalla
pesantezza della mondanità! È la “morte”, però, che ci restituisce alla vita
nuova! La morte non come negazione della vita ma come passaggio e come
cambiamento perché niente a questo mondo è per sempre, abbiamo solo la certezza
del cambiamento. Il seme marcisce e si annienta per donare la vita alla nuova
pianta! Tutto cambia e si trasforma per fare spazio al nuovo che viene.
Il dolore di ieri è la forza di oggi! Ci serve per affrontare le fatiche che la vita ci riserva ancora. Il dolore che le vicende quotidiane ci procurano deve darci la forza per spingerci oltre il muro della caducità umana per vivere nel mondo reale e non il quello delle ombre e dell'illusione!