sabato 24 febbraio 2024

CIVILE DISOBBEDIENZA

 

Vietato strumentalizzare i giovani...La libertà non è anarchia, non è violenza, non è demagogia. La libertà è civiltà! La libertà è "una civile disobbedienza". 

"Nella mia ora di libertà"


lunedì 18 dicembre 2023

L'IRC nell'era del Post-umanesimo

 

Di Guglielmo Borgia

Gli insegnanti di Religione Cattolica della diocesi di Piazza Armerina nei giorni 15 e 16 dicembre si sono ritrovati per confrontarsi e riflettere sulla proposta educativa da offrire agli studenti nell’era del post-umanesimo e dell’intelligenza artificiale (IA). I relatori, Prof. L. Pace e C. Dotolo, con le loro relazioni hanno guidato i docenti nella riflessione, proponendo piste di riflessione a livello pedagogico e teologico per innovare la loro prassi didattica.
(per una sintesi significativa vi rimando al post. Pubblicato dal  prof. L. Pace sul suo blog.)

venerdì 3 novembre 2023

“Una freschezza che sorprende: Cristianesimo, IRC e nuove generazioni“.

 

Il cristianesimo oggi è ancora in grado di sorprendere con la sua freschezza carica della novità della Resurrezione? A fine ottobre docenti di IRC provenienti da tutta Italia si sono interrogati su questo tema. In questo spazio di riflessione pedagogica vi  propongo un articolo  del Prof. Luciano Pace che ha pubblicato sul suo blog "l'ora di Pace". In questo articolo Luciano ci presenta la sintesi dei  lavori del convegno offrendoci degli spunti di riflessione significativi che ci conducono a prendere consapevolezza di ciò che realmente conta nella vita. Il cristianesimo è la religione della vita di resurrezione! Se è così, perchè molti non riescono a percepire la freschezza di tanta vita e sorprendersi? (leggi il post di Luciano e troverai una risposta)

lunedì 20 marzo 2023

Una mattina al Monastero

 





Una mattina al Monastero

Era settembre, abbandonai quel gomitolo di strade che sfocia sull’Etna, mi recai al Monastero dei Benedettini, pronta a sostenere l’esame di letteratura italiana.  Salii velocemente le scale del secondo piano, ancora imbrattata di sudore, vivendo l’ansia dell’attesa, la paura della solitudine, schivando gli sguardi  dei passanti, immobile in un’istante così opprimente. In un attimo mi ritrovai  su una di quelle panche sotto gli ulivi, con il cuore in fiamme dal fallimento. […] (continua a leggere)

Di Marianna Borgia

     

mercoledì 8 febbraio 2023

PROVE TECNICHE DI STRUMENTALIZZAZIONE

In questi giorni si è acceso un aspro dibattito sul 41bis, provvedimento carcerario restrittivo nei confronti di  detenuti condannati per crimini di malavita organizzata o di terrorismo. Il polverone è stato sollevato da un anarchico insurrezionale che, condannato al 41 bis, ha deciso di fare lo sciopero della fame, perché, a suo dire, questa misura restrittiva  non la meritava. Stiamo parlando di un certo Cospito, un anarchico insurrezionale che insoddisfatto, non si capisce di cosa, ha pensato bene di gambizzare un imprenditore e di piazzare alcuni ordigni esplosivi in segno di protesta contro lo stato. Al di là degli screzi politici e delle strumentalizzazioni di diversa natura, ciò che suscita perplessità è il fatto che si metta in discussione la validità del 41 bis, cioè stiamo assistendo a un aspro dibattito tra coloro che sono fautori del 41 bis e quelli che  invece lo contestano, considerandolo un provvedimento carcerario superato, incostituzionale e addirittura  inumano. Quest'ultima affermazione uscita dalla bocca di alcuni giornalisti, di associazioni di avvocati e anche di qualche ex magistrato, suscita in me indignazione e perplessità. Senza entrare nella spicciola polemica vorrei fare qualche riflessione in merito a queste becere affermazioni. Iniziamo dal provvedimento restrittivo 41 bis che non si applica a tutti i detenuti per associazione mafiosa o terroristica, ma solo a quelli ritenuti capaci di poter continuare a esercitare un’influenza criminosa, sia all'interno del carcere, sia all'esterno. Il suddetto provvedimento non è assolutamente un carcere duro e inumano, in quanto prevede, ovviamente, una cosiddetta impermeabilizzazione del detenuto, per evitare che questi comunichi con l'esterno. L'impermeabilizzazione non significa che il detenuto non coda di tutto ciò che necessita a un essere umano per vivere dignitosamente: tv, libri, assistenza sanitaria, igiene, ecc., anche se si è macchiato di indicibili crimini. Una seconda riflessione riguarda il termine inumano, vediamo cosa significa etimologicamente e letteralmente il suddetto aggettivo; cito da un noto dizionario: “ dal latino inhumanus, 1) di persona che soprattutto negli atti del comportamento, si mostra priva dei sentimenti di umana pietà e quindi crudele, spietata; 2) di cosa, che offende il senso di umanità o rivela mancanza di umanità: ferocia, crudeltà; nell'uso letterale inumano significa di cosa che non ha nulla di umano, che non è propria dell'uomo, quindi sovraumano in senso ampio.” Dunque, stando al significato del termine questo noto giornalista è convinto che chi si trova in regime del 41 bis viva in condizione disumane, cioè è sottoposto a un regime di carcere duro. Quindi, un detenuto in regime di 41bis, secondo il significato dell’aggettivo inumano,  in cella non ha nessun comfort che gli permetta di vivere dignitosamente come un essere umano, ovvero,  non c'è riscaldamento, bagno con tutti i servizi, acqua calda, non dispone di un comodo letto dove riposare, bevande, pasti caldi e, sicuramente, sarà pure torturato e magari svegliato a tutte le ore come si faceva nel medioevo e come si fa ancora in certe nazioni, queste sono le condizioni di un carcere duro, e non mi pare che in Italia sia così, nemmeno per quelli condannati al 41bis. A questo punto mi chiedo, questi signori che si trovano al 41 bis quando hanno commesso i loro crimini sono stati umani o inumani? Le stragi di Capaci, via D'Amelio e tutte le altre di stampo mafioso sono state umane o disumane? Le stragi di Bologna, di piazza della Loggia a Brescia, piazza Fontana a Milano, l'assassinio di Moro, Vittorio Bachelet, e potremmo continuare a iosa, sono state inumane o cariche di umanità? Noi italiani a fronte di tanta crudeltà, di tanta disumanità, di tanta ferocia, non chiediamo vendetta ma solo un’impermeabilizzazione di coloro che, senza pietà e umanità, hanno tolto queste persone ai loro affetti, a noi, alla nostra umanità, alla nostra cultura, alla nostra nazione. In altri termini, chiediamo, con queste misure restrittive, che questi signori non nuocciono più alla nostra umanità, al nostro diritto di vivere liberi e senza il terrore di trovarci coinvolti in qualche attentato, come è successo a tante vittime innocenti, perché quel giorno stavano facendo solo il loro dovere o si apprestavano a compierlo recandosi al lavoro. Mentre scrivo mi sembra di sentire le voci di tutte le vittime di questi indicibili crimini:“NON VOGLIAMO VENDETTA MA UMANO RISPETTO!”



domenica 27 novembre 2022

LO STILE EDUCATIVO DELL'EDUCATORE SIGNIFICATIVO

 



Una persona che ha scelto di essere un insegnante ha fatto l’opzione fondamentale di essere un educatore per sempre. Questo significa che ha scelto di abitare la marginalità dell’educazione, per trarre fuori dal fango della fragilità umana e del disaggio esistenziale i Giovani, gli adolescenti, i tanti ragazzi e fanciulli a cui si rivolge la suo opera educativa. Ovviamente tutto ciò ha delle conseguenze e un prezzo da pagare. Affondare  le mani nel fango esistenziale in cui si trovano molti giovani significa anche prendersi addosso gli schizzi della melma malefica in cui si trovano, non certo a causa loro ma di un’adultità immatura, pregiudizievole, invidiosa della loro giovinezza, che li ha resi schiavi della loro fragilità. 







mercoledì 15 luglio 2020

“LA BELLEZZA SALVERÀ IL MONDO”

“La bellezza salverà il mondo” (Dostoevskij), purtroppo la molta stupidità di pochi individui lo distruggerà! La storia ci restituisce una realtà sociale che ha visto nel tempo l’avvicendarsi di uomini stupidi e uomini che invece si possono considerare dei veri campioni di cultura, capaci di controbilanciare la dilagante stupidità di pochi pseudo uomini. Durante l’emergenza sanitaria abbiamo visto amministratori, forze dell’ordine, politici e altri appellarsi al senso di responsabilità. Molti si sono spinti anche oltre per arginare la stupidità o l’ingenuità di qualcuno che non aveva capito. Tutti abbiamo assistito attoniti alle strazianti scene dei mezzi militari che trasportavano salme umane come se fossero corpi di animali, sgomenti siamo rimasti nel vedere tanti operatori logorati dalle ore di lavoro per salvare vite umane! Può bastare un decreto che autorizza la libera circolazione per dimenticare tutto ciò lasciandosi prendere dalla stupidità? È comprensibile l’entusiasmo, ma non è giustificabile la stupidità di quanti, presi dall’euforia come se non ci fosse più nulla da temere, hanno ceduto agli istinti animaleschi e in preda a raptus di stupidità si sono abbandonanti in stupidi riti di pseudo socialità. La “Stupidità” e la “Bellezza” sono concetti paradossali. La prima si alimenta di una paradossalità che promuove il pensiero debole; la “Bellezza” che salverà il mondo invece usa il paradosso come principio sorgivo dell’utopia del cambiamento, generando così il pensiero forte. Quindi, la bellezza salverà il mondo perché può generare e forgiare uomini nuovi, capaci di rinunciare all’effimera stupidità per essere invece punti fermi in grado di indicare alla società umana direttrici di senso per la vita futura. È bastato un decreto per fare cambiare idea a molti che prima lanciavano invettive e anatemi, pronti persino a volere schierare l’esercito…Gli stessi oggi, in preda ai “fumi della stupidità”, li troviamo in strada a creare assembramenti e a postare selfie con amici vari. Ieri invitavano a stare a casa, oggi incoraggiano e giustificano i vari tipi di assembramenti. La stupidità ha preso il sopravvento, la troviamo presente ovunque! Alla bellezza che dovrebbe salvare il mondo invece è stato trovato un posto sicuro a scuola, li non potrà nuocere a nessuno. La troviamo presente nei proclami, nei libri di testo e nelle tematiche della maturità. La grande “Stupidità”, come si può notare dalle scene in televisione e dai post sui social, ha sistemato anche il pensiero forte, gli ha assegnato un posto di tutto rispetto a scuola! In essa, attraverso i libri di testo, si ricorderanno le gesta eroiche della Bellezza e del Pensiero forte, però come di cose che appartengono al passato e non all’oggi della società; si parlerà di loro come qualcosa da studiare a memoria, non invece come il “volano della società (J.Dewey). Grazie a Dio ci sono ancora i bambini e gli adolescenti che prendono sul serio le cose che si insegnano a scuola. “Buongiorno, mi scusi per la pianta l’ho colpita accidentalmente con un pallone da calcio. Ecco 5 euro per il danno” (Ragazzino anonimo)