Dopo un percorso cominciato nel 2001 il Consiglio dei
Ministri ha approvato su proposta del Ministro dell’istruzione,
università e ricerca, in via definitiva, il Regolamento che istituisce e
disciplina il Sistema Nazionale di Valutazione delle
scuole pubbliche e delle istituzioni formative accreditate dalle
Regioni. L’Italia si allinea così agli altri Paesi Europei sul versante
della valutazione dei sistemi formativi pubblici, e risponde agli
impegni assunti nel 2011 con l’Unione europea, in vista della
programmazione dei fondi strutturali 2014/2020. Il Regolamento dà
attuazione alla delega conferita al Governo con il decreto legge n.225
del 2010 convertito in legge n.10 del 2011 e costituisce un rilevante
passo avanti nel percorso cominciato con il decreto legislativo 286 del
2004.
Il regolamento ha concluso il suo iter di approvazione avviato il 24 agosto 2012 data in cui è stato presentato in 1° lettura al CdM, dopo aver superato tutti i passaggi prescritti dall’art.17, comma 2, della legge n. 400/88.
Il Sistema Nazionale di Valutazione ha lo scopo di:
Il S.N.V. si impianta sull’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione) che predispone tutti gli adempimenti necessari per l’autovalutazione e la valutazione esterna delle scuole, sull’Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), che può supportare le scuole nei piani di miglioramento, su un contingente di Ispettori definito dal Ministro che ha il compito di guidare i nuclei di valutazione esterna. L’Invalsi ha anche il coordinamento funzionale dell’S.N.V.
Il procedimento di valutazione si snoda attraverso quattro fasi essenziali:
a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche, sulla base di un quadro di riferimento comune e di un fascicolo elettronico di dati messi a disposizione dalle banche dati del sistema informativo del Ministero dell’istruzione (“Scuola in chiaro”), dell' INVALSI e delle stesse istituzioni scolastiche. Ogni scuola ha il compito di redigere un rapporto di autovalutazione da parte di ciascuna scuola, secondo un format elettronico redatto dall’Invalsi e con la predisposizione di un piano di miglioramento.
b) valutazione esterna da parte di nuclei coordinati da un dirigente tecnico sulla base di protocolli, indicatori e programmi definiti dall’Invalsi, con la conseguente ridefinizione dei piani di miglioramento da parte delle istituzioni scolastiche;
c) azioni di miglioramento con l’ eventuale sostegno dell’Indire, o di Università, enti, associazioni scelti dalle scuole stesse;
d) rendicontazione pubblica dei risultati del processo, secondo una logica di trasparenza,di condivisione e di miglioramento del servizio scolastico con la comunità di appartenenza.
Sono più di 1300 le istituzioni scolastiche che, durante l’anno scolastico 2012/2013 stanno già seguendo in via sperimentale secondo diverse modalità all’interno del progetto Vales, questo percorso che è stato presentato e condiviso, all' interno di specifiche conferenze di servizio, con tutti i dirigenti delle scuole italiane e i docenti referenti per la valutazione. Inoltre tra gennaio e marzo 2013 tutti i dirigenti delle scuole italiane e i docenti referenti per la valutazione (circa 26.000 persone), hanno partecipato a seminari di presentazione del regolamento. A metà marzo tutte le scuole avranno a disposizione il fascicolo “scuola in chiaro”e il format per costruire il proprio rapporto di autovalutazione.
Il S.N.V svolgerà le sue funzioni anche nei confronti del sistema di istruzione e formazione professionale di competenza delle Regioni, secondo linee guida che dovranno essere condivise in sede di Conferenza unificata. Costituisce, quindi, una risorsa strategica per orientare le politiche educative, per promuovere un esercizio responsabile dell’autonomia da parte di tutte le istituzioni scolastiche e formative, e per avviare un processo di rendicontazione delle risorse pubbliche investite in servizi strategici per la crescita culturale, sociale ed economica del Paese.
Il regolamento ha concluso il suo iter di approvazione avviato il 24 agosto 2012 data in cui è stato presentato in 1° lettura al CdM, dopo aver superato tutti i passaggi prescritti dall’art.17, comma 2, della legge n. 400/88.
Il Sistema Nazionale di Valutazione ha lo scopo di:
- dare al Paese un servizio fondamentale per poter aiutare ogni scuola a tenere sotto controllo gli indicatori di efficacia e di efficienza della sua offerta formativa ed impegnarsi nel miglioramento;
- fornire all'Amministrazione scolastica, agli Uffici competenti, le informazioni utili a progettare azioni di sostegno per le scuole in difficoltà;
- valutare i dirigenti scolastici e offrire alla società civile e ai decisori politici la dovuta rendicontazione sulla effettiva identità del sistema di istruzione e formazione.
Il S.N.V. si impianta sull’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione) che predispone tutti gli adempimenti necessari per l’autovalutazione e la valutazione esterna delle scuole, sull’Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), che può supportare le scuole nei piani di miglioramento, su un contingente di Ispettori definito dal Ministro che ha il compito di guidare i nuclei di valutazione esterna. L’Invalsi ha anche il coordinamento funzionale dell’S.N.V.
Il procedimento di valutazione si snoda attraverso quattro fasi essenziali:
a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche, sulla base di un quadro di riferimento comune e di un fascicolo elettronico di dati messi a disposizione dalle banche dati del sistema informativo del Ministero dell’istruzione (“Scuola in chiaro”), dell' INVALSI e delle stesse istituzioni scolastiche. Ogni scuola ha il compito di redigere un rapporto di autovalutazione da parte di ciascuna scuola, secondo un format elettronico redatto dall’Invalsi e con la predisposizione di un piano di miglioramento.
b) valutazione esterna da parte di nuclei coordinati da un dirigente tecnico sulla base di protocolli, indicatori e programmi definiti dall’Invalsi, con la conseguente ridefinizione dei piani di miglioramento da parte delle istituzioni scolastiche;
c) azioni di miglioramento con l’ eventuale sostegno dell’Indire, o di Università, enti, associazioni scelti dalle scuole stesse;
d) rendicontazione pubblica dei risultati del processo, secondo una logica di trasparenza,di condivisione e di miglioramento del servizio scolastico con la comunità di appartenenza.
Sono più di 1300 le istituzioni scolastiche che, durante l’anno scolastico 2012/2013 stanno già seguendo in via sperimentale secondo diverse modalità all’interno del progetto Vales, questo percorso che è stato presentato e condiviso, all' interno di specifiche conferenze di servizio, con tutti i dirigenti delle scuole italiane e i docenti referenti per la valutazione. Inoltre tra gennaio e marzo 2013 tutti i dirigenti delle scuole italiane e i docenti referenti per la valutazione (circa 26.000 persone), hanno partecipato a seminari di presentazione del regolamento. A metà marzo tutte le scuole avranno a disposizione il fascicolo “scuola in chiaro”e il format per costruire il proprio rapporto di autovalutazione.
Il S.N.V svolgerà le sue funzioni anche nei confronti del sistema di istruzione e formazione professionale di competenza delle Regioni, secondo linee guida che dovranno essere condivise in sede di Conferenza unificata. Costituisce, quindi, una risorsa strategica per orientare le politiche educative, per promuovere un esercizio responsabile dell’autonomia da parte di tutte le istituzioni scolastiche e formative, e per avviare un processo di rendicontazione delle risorse pubbliche investite in servizi strategici per la crescita culturale, sociale ed economica del Paese.
Roma, 8 marzo 2013
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